METRO LINEA 1 Stazione #Scampia
Vivo la periferia.
Come in tutto il resto della città negli ultimi cinque anni la situazione è cambiata.
Mentre in centro i turisti raddoppiano e la vita è in pieno fermento, qui ultimamente il coprifuoco scatta un po’ prima.Quartieri come questo ad una certa ora sono il deserto.
È veramente complicato raccontare alcune dinamiche sopratutto quando tanti fanno finta di non vederle, ma ciò che percepisco negli ultimi giorni proprio non mi piace.Conosco bene il tessuto sociale in cui vivo, dalla strada sicuramente e non dalla tastiera, e come mai in precedenza oggi avverto un aria pesante.Instabile più che mai.
Mi spaventa la ferocia delle nuove generazioni che esiste, ancor di più chi si affretta a condannarli senza condizioni e dopo averli a loro stessi abbandonati.
Mi terrorizza la soluzione Esercito non per i Mitra dei Soldati ma per la mancanza di coraggio di uno Stato che si lava le mani.
Mi fa paura l’assoluta mancanza di regole su cui si reggeva l’ordine nel quartiere, ancor di più la negazione di chi, al sicuro da strade del genere, pensa alla rivoluzione e parla di complotto nei confronti della città.
Come se questo non fosse un pezzo della città.
Qui la gente si sente messa da parte, a tratti sola ed indifesa; mentre nello stesso tempo poco distante c’e’ chi fa campagne sulla sicurezza e sulla rinascita.
Chi può dirsi sicuro oggi nel Rione Sanità a Miano, nel Rione Don Guanella o a Ponticelli ?E chi può negare che questi quartieri siano insieme ad altri parte della città stessa?
Non confido troppo nelle istituzioni anche se in città negli ultimi cinque anni alcuni importanti passi sono stati fatti (su tutti l’acqua pubblica), sono fiumi le parole che sento ma i fatti dicono sempre il contrario e della periferia passata la caccia al voto, che sia una gestione o l’altra, nessuno si ricorda.
Un miliardo di euro d’investimento per una linea metropolitana che scomoda l’arte a Toledo e termina a Scampia nel degrado più assoluto ne è la prova laddove servisse.
Per quanto mi sforzi di trovare sempre il lato positivo nelle cose, riporto ad esempio che a Scampia arriverà presto l’Università (lo speriamo) e che la situazione rispetto al mito “Gomorra” è nettamente più serena, ma la differenza con il centro è sempre troppo netta. Sopratutto nella testa di molta gente che spesso giudica e discrimina senza conoscere le radici di problemi a cui ancora oggi inconsapevolmente contribuisce.
Non credo nelle rivoluzioni e probabilmente, nonostante resisto dall’interno,sono il primo a non fare abbastanza per la città e per il mio quartiere ma mi chiedo per l’ennesima volta a cosa serve essere tra le prime tre città Italiane per crescita turistica se poi esistono luoghi come Scampia e Ponticelli dove gran parte della popolazione deve svegliarsi un ora prima solo per prendere il pullman? Non m’interessa parlare della Politica meno della criminalità, dinamiche troppo grandi per me su cui di concreto posso fare poco. Ma spero nelle persone semplici e stanche, credo nella sensibilizzazione, nella lotta comune e nella voglia di trovare un equilibrio in un Mondo in totale squilibrio, a prescindere da aiuti e promesse che difficilmente si concretizzeranno.
Un pezzo per volta, a voce bassa e testa alta, e nonostante tutto andiamo avanti.