Sam due anni e qualche mese,da qualche giorno anche lui va a scuola.
Sveglia presto tutte le mattine, alle 8:00 per primo arriva in classe,posa la cartellina, e sistema le sedie in disordine.Un bimbo preciso.
Come tutti i bambini Sam in questo primo periodo scolastico fa molta fatica a trovare una sua dimensione, ambiente e persone del tutto nuovi gli provocano qualche disagio.
Disagio normale per un qualsiasi bimbo abituato a sentirsi protetto dal suo ambiente familiare, reazioni emozionali altrettanto normali (pianto e rabbia) che con il tempo si stabilizzeranno. Dicono. In poche parole nulla di preoccupante tutto come previsto.
In molte antiche culture i bambini restavano con la mamma 24 ore al giorno fino alla loro prima maturazione, le donne (Neolitiche ad esempio) avevano come compito quello di occuparsi esclusivamente dei figli e della loro socialità, e solo una volta sicure di aver trasmesso loro gli elementi di conoscenza culturale umana, basilari per un primo percorso autonomo li lasciavano liberi di vivere tutte le situazioni che la vita presentava. Questo accadeva (accade ancora) anche e sopratutto in quasi tutte le comunità animali, sociali e non. In alcuni casi, come quello delle scimmie chimpanzee (lontano parente dell’uomo), il cucciolo resta con la mamma anche 70 mesi, tempo in cui la mamma si occupa esclusivamente della sua crescita. Questo processo permette ai più piccoli di crescere con calma, da bambini, e contribuisce ad accrescere in loro in un ambiente protetto e con l’aiuto degli adulti autostima e sicurezze, come natura richiede.
Chiedetevi ora un cucciolo umano occidentale quanto tempo di media resta con la madre prima che (per ragioni anche giuste, come il lavoro)essa lo lasci, anche solo per qualche ora, in altre mani. Provate poi a calcolare il livello di insicurezze (di ogni genere) che accompagna il nostro percorso adolescenziale fino alla maturazione (che per molti avviene in età avanzata, se avviene). Se riflettiamo non dovrebbe essere difficile capire che le due dinamiche sono strettamente legate. Purtroppo gli esempi di crescita attuati dagli animali o da alcune comunità umane non sono oggi applicabili del tutto alla nostra frenetica socialità, nel giro di qualche secolo le cose potrebbero però migliorare.
Nel frattempo anticipatevi, prendetevi cura dei vostri cuccioli più che potete.
Giuseppe Divaio
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